Se dovessimo dare una definizione al termine indagine potremmo definirlo come un processo mentale per scegliere, basandosi su prove ed indizi, la miglior strategia e azione per raggiungere la soluzione di un caso. Ma come possiamo verificarlo in pratica? Niente di meglio che un altro classico del gioco: il Master Mind.
La prima edizione di questo classico è del 1970 e, da allora, è arrivato immutato fino a noi. I suoi punti di forza sono la breve durata e la semplicità delle regole che però mettono in moto nella nostra materia grigia i processi cognitivi adibiti all’investigazione. Credo che spiegare le regole di questo gioco sia superfluo data l’enorme popolarità che riscuote negli ambienti di gioco e non solo. Preferisco, come al solito, dedicare i miei sforzi ad aspetti meno consueti che possono sfuggire mentre ci dilettiamo con i giochi. Sottolineo soltanto la massima astrazione di questo. Esistono infatti infinite varianti che riguardano per soltanto l’aspetto estetico del gioco. Ad esempio si possono sostituire i colori con i numeri o con Tori e mucche come nell’originale per carta e matita ma tali cambiamenti non comportano variazioni al procedimento mentale. Altre varianti possono essere quelle di alzare o diminuire la difficoltà aggiungendo o togliendo possibilità per il decodificatore. Mastermind è uno dei giochi utilizzati all’interno del Mind Sports Olympiad, competizione multidisciplinare per promuovere i giochi di abilità mentale, ma anche nelle scuole di ogni ordine e grado spesso si utilizza il gioco del Master Mind per analizzare gli aspetti logici e matematici insiti nei ragionamenti da effettuare per giungere alla soluzione nel migliore dei modi.
Master Mind è un gioco di addestramento del pensiero basato sullo schema”domanda – risposta – feedback”. Per feedback intendo il tipo il risultato dell’azione in un sistema che consente, retroattivamente, correzioni o modifiche per migliorare le domande a seguire. In breve la possibilità di poter tornare sui propri passi per riformulare domande nuove per dare validazione alle ipotesi. La componente astratta sottolineata prima è determinante per un chiaro processo mentale deduttivo. In altri giochi come Deception gli indizi si possono arbitrariamente connettere tra loro su basi, a volte, più vicine all’intuizione, nel Mastermind non è possibile ragionare su basi intuitiva. Si può incorrere in errati ragionamenti ma non c’è intuizione nel gioco salvo, volendo, la posizione e la scelta dei colori/simboli iniziale. La scienza dell’investigazione, pur non essendo antiintuitiva,
è a-intuitiva, richiede, almeno all’inizio metodo, concretezza e coerenza.
Dunque consiglio vivamente il Mastermind a tutti coloro che interessati al metodo investigativo si sentono agli inizi. Come avrete capito si tratta di un gioco semplice ma non facile. I suoi livelli di difficoltà possono anche arrivare a livelli estremi e lo stesso vale per il suo contrario. Iniziare con tre colori ad esempio è altamente consigliato per cominciare con i bambini più piccoli che in fretta apprendono i rudimenti del ragionamento deduttivo che si rivelerà essere un vero tesoro crescendo.
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