“… caratterizzato da allegria e spensieratezza; rilassato, non impegnativo: un clima c., una conversazione di tono conviviale.”
Questa è la definizione che trovate sull’enciclopedia Treccani al termine convivialità.
Un termine che descrive perfettamente ciò che dovrebbe caratterizzare una bella serata a casa con degli amici (o parenti perché no!). Una serata con un ottima cena, irrorata da un buon vino, piacevoli conversazioni ed una divertente sessione di gioco.
Ma non ho sottolineato un’importante alimento che da sempre sottolinea regalmente la convivialità intorno alle nostre tavole: il pane.
Purtroppo il pane è sempre più trascurato dai nostri (non tutti naturalmente) forni sotto casa. La qualità attuale non rende giustizia alla grandiosa storia che lo ha accompagnato attraverso i secoli fino a noi. Farine e lieviti di bassa qualità, cotture frettolosamente mediocri su tutta la produzione e poca attenzione da parte dei clienti hanno fatto si che la regalità di questo storico alimento si sia abbassata gradualmente fino al punto che molti, soprattutto i più giovani, lo hanno quasi eliminato dalla loro dieta. Che peccato!
Eppure cosa abbiamo di più bello e conviviale che spezzare con le mani una pagnotta fatta in casa appena sfornata? Come un aperitivo d’altri tempi insieme ad un’acciuga e un buon bicchiere di vino bianco non c’è niente di meglio per dare il benvenuto nella nostra casa.
Qui di seguito lascio la parola a mia moglie che tenterà di offrire a tutti la possibilità di creare con le proprie mani questo gioiello culinario.
Eccomi finalmente! Mi auguro di riuscire a trasmettere a voi che leggete il mio entusiasmo per la cucina. Solo due parole per presentarmi: Mi chiamo Maria e adoro i fornelli. Davanti ad essi mi permetto di reinventare o creare da zero ricette di ogni tipo sia salate che dolci. Come ogni artista, (perché la cucina è un’Arte) necessito dell’apprezzamento di un pubblico.
Come molti di voi cucino perlopiù per la mia famiglia e quest’ultima è il mio giudice supremo: palati raffinati ben abituati dalle mie capacità culinarie e sempre entusiasti delle mie sperimentazioni che mi consentono di crescere grazie a suggerimenti e critiche ben accettate quando servono.
Tornando alla convivialità di cui si parlava prima e del pane come alimento supremo della stessa propongo qui di seguito una ricetta che non comporta troppe difficoltà se non quella di porre attenzione ai tempi necessari per una corretta lievitazione. Io uso poco lievito e aumento i tempi della lievitazione ottenendo così un prodotto più digeribile.
FIORE DI PANE SEMI INTEGRALE
- 800 gr. di Farina tipo 2
- 500 ml. di acqua tiepida
- 10 gr di lievito di birra
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di miele
- semi di sesamo e semi di girasole
Procedimento:
In una ciotola mettete la farina, al centro aggiungete il lievito sciolto nell’acqua tiepida insieme al miele. Cominciate ad impastare incorporando la farina, unite il sale. Sulla spianatoia rovesciate l’impasto e continuate a lavorarlo energicamente per circa 10 minuti.
In una ciotola oleata ponete l’impasto, coprite con una pellicola e lasciatelo lievitare 30 minuti. Prendete una piccola parte dell’impasto (circa 200 g) e mettetelo da parte.
Con l’impasto rimanente formate una pagnotta rotonda e adagiatela su di una teglia rivestita di carta da forno.

Al centro fate un piccolo incavo e posizionate una pallina di impasto cosparsa dai semi di sesamo, presa dall’impasto messo da parte. Sempre con l’impasto messo da parte formate dei petali che metterete intorno alla pagnotta fino a formare un fiore. Lasciate lievitare 2 ore, dopodiché cospargete il centro con i semi di girasole. Infornate a 200° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e continuate la cottura per altri 30 minuti.
Buon appetito da Maria❤
Seguimi anche su FACEBOOK
Se ti fa piacere lasciami un LIKE o un commento è sempre gradito per sostenere il blog
Grazie Maria❤
Molto buona la
Gioco consigliato per i novizi: CLUEDO….ne parleremo approfonditamente più avanti!
2 pensieri su “La convivialità”