La maggior parte di noi non è dotata di strabilianti capacità mnemoniche e, quando la sola memoria non basta (salvo allenamenti seri a riguardo come suggerisco sempre!) ricorriamo a piccoli trucchi come il nodo al fazzoletto o, solitamente, annotiamo su di un foglietto qualche appunto o lista. Spesso queste note fanno parte della vita di tutti i giorni come le liste per la spesa, gli appunti scolastici, le ricette in cucina, memorandum per il lavoro, ecc.
La maggior parte degli accadimenti di una giornata li dimentichiamo poiché ricordare tutto sarebbe patologico, dunque, se si escludono particolari eventi (litigi, incidenti, grasse risate, incontri particolari, ecc) la maggior parte delle vostre ore trascorre inosservata.
In un’attività di tipo investigativo, di qualunque natura essa sia, non dovrebbe sfuggirci nulla. Si devono cercare di raccogliere il maggiore numero di dati che, dopo una corretta rielaborazione e una messa in ordine riveleranno tutto o parte di ciò che stavamo cercando .
Come farlo evitando inutili confusioni? Prendendo appunti ovvio! Il gioco, come sempre ci viene in aiuto anche in questa complessa attività esprimendo, con chiarezza e senza danni, tutta la difficoltà nel raccogliere appunti che ci forniscano indizi chiari, per il raggiungimento del nostro obiettivo.
Parecchi giochi come il classico Cluedo o Code 777 ci forniscono di taccuini per giocare differenti a seconda del tipo di informazioni che ci occorrono per arrivare primi al traguardo. Nonostante l’identico foglio a disposizione dei giocatori, gli appunti vengono presi da ognuno in maniera del tutto personale. Ognuno segue il sistema che reputa più semplice e più chiaro per lui. Ovviamente dovrebbe esistere un modo migliore di altri per prendere appunti ma non è così. Come nell’Arte anche negli appunti ognuno usa la sua espressione.
Fuori dai giochi gli ausili che ci evitano eccessivi sforzi di memoria sono solitamente due: la macchina fotografica o un registratore ormai entrambi alla portata di chiunque grazie agli smartphone. A questi moderni sistemi affiancherei comunque sempre un taccuino e una matita.
Ci siamo un poco disabituati a gestire questi semplici strumenti che nei secoli precedenti hanno consentito agli uomini di costruire, scrivere, dipingere o semplicemente lasciarci le loro accurate osservazioni, basta pensare ai codici del geniale Leonardo Da Vinci!
Con una matita ed un taccuino si memorizzano molte più cose di quante se ne possano sospettare. Si tratta solo di farci l’abitudine. La prossima gita o viaggio provate ad abbandonare lo smartphone per un istante e concentratevi sulla bella chiesa o il monumento che vi sta di fronte…provate a disegnarlo…non è necessario essere un pittore. Non è il risultato artistico che interessa. Via via che proverete a disegnare noterete che, sempre più particolari che vi sarebbero sfuggiti cominceranno ad apparire evidenti, e anche la foto che scatterete inevitabilmente in seguito sarà più ricca e convincente di quanto immaginiate!
Cercate di allenarvi a trascrivere appunti; anche se non siete degli stenografi: nelle discussioni a cui partecipate: riunioni sindacali o di condominio, forum pubblici, conferenze, ecc.
Vi accorgerete che più tempo dedicate a queste pratiche, più svelti e sintetici diventerete nel prendere appunti, verbali o visivi che siano.
Come dicevo non esistono sistemi unici per prendere al meglio gli appunti ma ci sono alcuni metodi che sembrano agevolare il processo. Il primo si chiama “Cornell” che viene consigliato agli studenti delle scuole americane. Metodo Cornell
Un’altro, anche se si sostiene che non si tratta di appunti ma ben altro sono le Mappe Mentali. Su queste ultime potete trovare parecchio materiale online e anche molti video come quello che vi propongo qua sotto, molto interessante, anche perché potrebbe essere di aiuto a chi soffre di dislessia.
Saluti! Gadmin
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