Il cuoco mascherato

Salve a tutti! A differenza di mia moglie Maria che riesce a sfornare ottime ricette anche ad agosto io trovo difficoltà a reperire nuove idee che mettano insieme la cucina con il mistero e l’indagine. Sarà colpa forse dell’età o del caldo non saprei. Fatto sta che riprendo con un inconsueto articolo che inserisco negli amati “senza categoria”. Il tema di questo post tratta un fumetto che trovate ancora in edicola e che mi sento di consigliare a chiunque ami la cucina, il mistero e i fumetti naturalmente. Il fumetto in questione è “Mercurio Loi” edito da Sergio Bonelli e, sulla copertina che trovate in edicola, trovate il protagonista faccia a faccia con uno dei volti realizzati grazie ad accostamenti di frutta e verdura di Arcimboldo, il pittore del Cinquecento milanese divenuto celebre proprio per questi curiosi ritratti.

Mercurio Loi, nato due anni fa tra le pagine delle “Storie” grazie alla penna dello scrittore romano Alessandro Bilotta è un professore gentiluomo brillante e ironico, un dandy che percorre senza meta precisa le vie della città eterna come un flâneur ante litteram, per dirla alla Baudelaire. Instancabile camminatore romano è anche osservatore attento, e con la sua irrefrenabile curiosità finisce costantemente per essere coinvolto in vicende misteriose, macchinazioni diaboliche, società segrete e persino fantasmi.

“Il cuoco mascherato”, è la sua quarta avventura, avventura in cui il nostro professore svela un’altra delle sue passioni: quella per la buona cucina (e in particolare per l’abbacchio al forno e per la trippa al sugo). Un cuoco misterioso lancerà infatti una bizzarra sfida “olfattiva” a Mercurio, che si troverà ad inseguire una misteriosa donna dai lunghi capelli biondi sullo sfondo pittoresco della Roma papalina del XIX secolo… Ma chi è davvero questa donna? Perché Mercurio la incontra ogni volta che assaggia uno dei suoi piatti preferiti? E ancora: quali ingredienti segreti rendono così speciale la trippa dell’Osteria del Sole? L’intera vicenda si svolge su binari ben precisi: la cucina, il caso, il rapporto con il passato. Da un lato, la comprensione di un piatto rappresenta il procedimento deduttivo basato sulla decostruzione degli elementi, partendo da un’insieme, senza muovere un passo nel magico regno dove gli ingredienti si trasformano in pietanze prelibate. Dall’altro, seguiamo come il rapporto dell’uomo con qualcosa che non può dominare (il caso) possa essere suscettibile al cambiamento, nel tempo, con le giuste analisi.

Un’avventura che, a dispetto delle premesse apparentemente banali, si rivela godibilissima e appassionante grazie all’indubbio talento di Alessandro Bilotta, accompagnato in questo dagli splendidi disegni di Sergio Gerasi e dalla valida colorazione di Andrea Meloni.

Consigliato caldamente!

 

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