Visto che ormai l’estate è arrivata nella sua fase più “bollente” direi che l’argomento sesso è affrontabile anche perchè, proprio in ambito culinario, lo troviamo dappertutto come il prezzemolo. Dunque perchè non parlarne un po anche in questo blog? Forse dovrei mettere il bollino rosso sull’articolo o la tripla x come tag ma dubito che ci siano molti minorenni che mi seguono. Peraltro ci tengo a sottolineare nuovamente che i miei post (non quelli di Maria mia moglie) sono, ahimè, praticamente ignorati dai frequentatori di questo blog, quindi, cercando di non cadere nel volgare, avverto che farò qualche riferimento esplicito relativo all’argomento.
Partiamo con una domanda: “Ma i cibi afrodisiaci esistono veramente?”. Personalmente ritengo che se due persone sono già attratte fisicamente l’una dall’altra siamo già a più di metà dell’opera e, il pranzo o la cena, si possono benissimo saltare o può andare bene anche un Double Cheeseburger da McDonald’s. Le cose si mettono diversamente se chi si siede a tavola ha la pretesa che il suo desiderio sessuale o quello del partner venga stimolato in qualche modo solo ed esclusivamente attraverso il cibo.
Mentre il vino ha indubbiamente il merito di abbattere le barriere inibitorie (sempre che non si esageri!) sui cibi non c’è certezza della loro efficacia; sulle loro doti afrodisiache non esistono vere e proprie indagini scientifiche ma solo testimonianze letterarie, storiche, etnografiche, dichiarazioni non documentate, leggende urbane e, soprattutto, molte dicerie popolari.
Partiamo comunque con una certezza: il latte non è afrodisiaco sicuramente!!!!
Immaginatevi una serata intima con uno dei due partner che beve latte….è orrendo! Come si può accarezzare l’idea di una notte di emozioni e audaci acrobazie dopo aver sorseggiato una tazza di latte tiepido o di camomilla calda? Il vino è e dona forza all’amore! Come e quanto beve un popolo è il termometro infallibile del suo grado di civiltà! Presso i popoli più progrediti vige quasi sempre una sorta di proibizionismo che genera infelicità e l’infelicità è anche svirilizzazione. Il vino dona allegria, distende i nervi e crea quelle condizioni aggiuntive perchè un uomo ed una donna si desiderino. Attenzione! Ribadisco che il come e il quanto vino si beve è sinonimo di civiltà, quindi vini di qualità e e nelle giuste dosi evitando di guidare quella sera magari prendendo un taxi, non certo bere tanto da ubriacarsi da non reggersi in piedi. In alcuni casi il vino mette, purtroppo, in mostra anche lati oscuri celati in alcuni individui ma si tratta di eccezioni che non riguardano quelle intime cene a due alla ricerca del vero piacere che solo l’Amore può donare..
Il vino ha certamente un effetto psicologico disinibitorio di notevole importanza come tutti sappiamo e non solo sugli uomini come si è soliti pensare. Libera i pensieri d’amore, rende più sinceri (in vino veritas), più vivi, più appassionati! E forse più le donne che gli uomini! Il vino ha anche un effetto fisiologico reale di natura vasodilatatrice che accelera la fase preamatoria in entrambi i sessi e consente una maggiore resistenza amatoria nell’uomo e va da se la sua utilità in certe situazioni. Insomma il vino in una cena dal gran finale è indispensabile su questo possiamo metterci una pietra sopra ed andare avanti non dopo avere sottolineato che la birra, purtroppo, non ha gli stessi benefici effetti….gonfia e appesantisce…meglio il vino in determinate occasioni!
Passando al cibo tutto quello che non appesantisce potrebbe essere considerato afrodisiaco. Tra gli ingredienti di natura animale considerati più efficaci ricordiamo: le ostriche, il caviale, le seppie, i ricci di mare, i gamberi e i gamberetti, il pesce in genere, la cacciagione, le lumache, le uova, il parmigiano e i testicoli di toro, di montone e di cervo. Le ricette a cui abbinare questi ingredienti sono molteplici ma mai insieme alla pasta secca, tuttalpiù abbinati ad una pasta fresca rigorosamente con più uova che farina (la vera pasta alla bolognese 6 uova in 1/2 Kg. di farina!) o con del riso.
Per le vivande di natura vegetale ricordiamo invece: il tartufo nero e bianco, il cacao, i ceci, la cipolla, le fave, il sedano, lo scalogno, la ruchetta, i semi crudi di zucca, la noce di cola, il lentischio, la damiana, il ginseng più tutte le spezie e gli aromi conosciuti come il coriandolo, la menta, il rosmarino, la santoreggia, il timo, ecc. Il peperoncino non mi sembra neppure il caso di citarlo vista la popolarità che riscuote in questo ambito.
Preferendo il pesce alle carni direi che gli abbinamenti tra tutto questo ben di Dio di ingredienti citati non abbia limiti e trovi un grande riscontro nella nostra cucina. Il vino buono e le ricette, dunque, sono alla portata di tutti ed anche il gran finale se la serata merita. Non perdiamoci questi aspetti meravigliosi della vita!
Cito a chiusura dell’articolo quelle “polverine” che un tempo e forse ancora oggi venivano ritenute “magiche” nelle situazioni amorose.
Tra i più bizzarri ed esotici menzoniamo la vescichetta biliare dei serpenti, gli organi genitali delle testuggini, l’oloturia (cetriolo di mare), la raschiatura del corno di cervo o di rinoceronte, il muschio (proveniente dal prepuzio dello stambecco tibetano), l’ambra grigia (secrezione dell’intestino del capodoglio) e i nidi di rondine di mare. In passato sono stati utilizzati a scopo afrodisiaco anche insetti come il belostoma (Cina e Vietnam), la cantaride (Europa) e le larve di ragni e di vespa. Va notato che alcune di queste sostanze hanno una forma vagamente fallica (cetriolo di mare), sono collegate alla supposta natura lussuriosa dell’animale da cui provengono (durezza dei corni), oppure sono utilizzate nella produzione di profumi (ambra grigia e muschio) ritenuti in grado di stimolare in maniera adeguata il sistema nervoso. Molte di queste e altre ancora vennero utilizzate soprattutto nell’antichità (ma purtroppo anche oggi) nella preparazione di pozioni magiche ad opera di sedicenti maghi e fattucchiere specializzate. Le cronache antiche riportano svariate morti a causa di queste pozioni che comprendevano, oltre ad alcune delle sostanze citate: funghi, ragni, cantaridi (sopracitata e dagli effetti allucinogeni devastanti), insetti vari, mandragora, datura (velenosissima e potentissimo allucinogeno) e chissà cosa altro ancora.
Mi auguro che questo articolo allontani dalla pericolosa idea che certe sostanze naturali o figlie della moderna chimica, Viagra compreso possano sostituire un buon bicchiere di vino rosso o bianco ed un buon risotto ai frutti di mare gustati su di una terrazza affacciata sul mare. Mano nella mano, scrutandoci nella profondità di uno sguardo che nell’immaginario ci porta ad essere nudi sulla spiaggia sottostante con il mare che ci sussurra che la vita è bella e che va goduta appieno quando le circostanze ce lo permettono.
A presto
Giorgio