Un romanzo e una storia vera di spie e spionaggio e di come tra belle donne e buona cucina Thomas Lieven, un tedesco con passaporto britannico, suo malgrado si è trovato ad avere un ruolo determinante nella seconda guerra mondiale. Odiato e temuto per la sua abilità, Lieven è accanitamente braccato e conteso da Gestapo, Secret Service, Deuxieme Bureau, FBI e KGB che egli imbroglia senza sosta, perchè si è accorto che i servizi segreti si dedicano anche a colossali ed ambigui affari; ogni pedina del gioco sa che alla fine, che si vinca o che si perda, molti dovranno rifarsi una nuova vita con una nuova identità….e quando si ricomincia è meglio ricominciare da ricchi. “Non è sempre caviale” ci racconta dunque delle audacissime avventure dell’agente segreto Thomas Lieven che è anche un bravissimo cuoco, ed è proprio a tavola che si svolgono le sue appassionanti avventure tra ricette mirabolanti e dialoghi sul filo del rasoio. Un libro che, purtroppo, credo che sia ormai introvabile come una tomba etrusca, ma che se vi capitasse di incontrarlo su qualche bancarella o su qualche sito di aste online vi consiglio di non esitare ad accaparrarvene una copia. Ne vale veramente la pena!

Una ricetta su tutte:
Cordon bleu
Prendere delle fette molto tenere di fesa di vitello, batterle bene e ricoprire la metà di ciascuna con una fetta di prosciutto e sopra una fetta di formaggio Emmenthal, badando che rimanga tutt’intorno un orlo libero della larghezza di un dito. Pennellare gli orli delle fette con chiara d’uovo, sovrapporre l’altra metà e chiudere premendo bene. Passare i cordon bleu così ottenuti nella farina, nell’uovo sbattuto leggermente salato e poi nel pangrattato, per ottenere una bella impanatura uniforme. Friggere in padella con burro abbondante, badando che prendano un bel bruno dorato da entrambi i lati. Si servono con pisellini freschi passati al burro e conditi con un pizzico di sale e abbondante prezzemolo tritato.