One Key

Come già accennato in un precedente articolo che riguardava Mysterium , mai come oggi i giochi di comunicazione vanno alla grande. Cosa che non mi dispiace affatto perché il confronto tra le varie tipologie di giochi di comunicazione che ho avuto la fortuna di giocare e analizzare mi ha condotto ad una interessante osservazione che avevo già notato per i Memory e i giochi di memoria in generale. Nei Memory è palese (forse per molti può apparire ovvio ma per me non lo era fino a quando non ho avuto modo di verificarlo di persona), che sulla base della tipologia di immagini da memorizzare diventava più facile vincere il gioco se l’argomento delle immagini è più vicino alle nostre attitudini. Per fare un esempio se il memory aveva le immagini di Hello Kitty i miei figli era facilitati nel giocare (grazie anche alla semplicità del segno grafico), mentre nei memory dedicati all’ arte (ritratti e autoritratti famosi) io avevo pochi problemi nel ricordare la posizione delle tessere.

Nei giochi di comunicazione alcuni aspetti sono simili. Giocare a Nome in Codice implica dei ragionamenti comunicativi completamente diversi da Dixit, Mysterium o Shadow Amsterdam (che utilizzano immagini fantasiose) o da Fuji che utilizza una meccanica basata sui dadi. Per comprendere meglio basta immaginare un Whatsapp dove si possono comunicare solo tramite immagini senza la possibilità di aggiungerci un commento adeguato, oppure soltanto medie numeriche, sinonimi di alto e basso, molto e poco, pari e dispari, metafore, ecc. sempre senza nessuna possibilità di aggiungere commenti a riguardo. Difficile comunicazione credetemi.

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Riguardo a One Key edito da Asmodee ( ho avuto modo di provarlo alla Gecon del 29 giugno), non starò a spiegare troppo il gioco e le sue meccaniche dato che sul web ci sono molte recensioni a riguardo, (come questa) mi limito a dire che si tratta di un bel gioco collaborativo per 2-6 giocatori dalla durata di circa 20/30 minuti a partita dove il leader dovrà cercare di far indovinare l’immagine giusta (la chiave) in mezzo ad altre 10, per farlo potrà dire solo se l’immagine nella carta appena pescata ha un livello di attinenza basso, medio o alto. Il gioco utilizza una app scaricabile gratuitamente che aiuta molto a giocare e soprattutto evita i tempi troppo lunghi con quei giocatori che non sono mai contenti della decisione presa. La app imposta un timer di tre minuti dove mentre la squadra farà i suoi ragionamenti adeguati per scartare le carte giuste il Leader preparerà il turno successivo pescando 3 carte immagine che metterà dietro al suo schermo e per ciascuna piazzerà un segnalino indizio COPERTO del colore che ritiene più appropriato secondo l’attinenza (poca – media – nulla) con la chiave che si cerca di scoprire.

Il gioco è molto veloce, può finire all’improvviso e ciò mette la giusta tensione al tavolo, pensare bene è fondamentale per entrambe le parti.

One Key offre un’esperienza diversa nei giochi di comunicazione, bisogna arrangiarsi in fretta con le poche informazioni che si hanno e pensare a tutti i collegamenti possibili tra le varie immagini.

Immagine

Le immagini sono buffe e bellissime, hanno molte chiavi di lettura, il che rende il gioco longevo e divertente. Consigliato, soprattutto anche per il suo prezzo adeguato alla quantità di materiali che la scatola contiene.

4 pensieri su “One Key

  1. Se il criceto ipnotizzato e il serpente occhialuto sono una delle immagini utilizzate, hai proprio ragione: bellissima grafica! E per quanto riguarda la meccanica di gioco, se lo consigli tu ci fidiamo a scatola chiusa! Detto fra noi, poi, avrei bisogno di riattivare le sinapsi … 😂 e questo gioco sembra fornire un buon esercizio!

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    1. Grarantito Lou, sulle sinapsi sono sicuro che non ci sarà nessuna necessità conoscendo la tua cultura. Comunque si tratta di un gioco molto divertente e che fa ragionare parecchio soprattutto sulle nostre capacità comunicative fuori dal linguaggio verbale. Un bacione a presto😘😘😘😘😘😘

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