Ecco un’altra proposta gioco che non ha niente in comune con l’investigazione ma ha tutto quello che serve per presenziare in un blog dedicato, soprattutto, alla cucina. Si tratta di Ristorante Italia della Red Glove.
Si tratta di un gioco che coniuga finzione ludica e realtà gastronomica su un tema caro a tutti: il buon mangiare. Nel gioco si mescolano ricette e capacità manageriali per far portare il proprio ristorante ai fasti delle tre stelle Michelin Uno degli aspetti più belli è l’utilizzo nel gioco di ricette vere che possono essere scaricate via internet per poterle comodamente riprodurre nella propria cucina. Ma nel gioco cosa si fa?
I giocatori rappresentano imprenditori che, aperto ognuno un nuovo ristorante, cercano di farsi concorrenza per diventare, in quattro stagioni, i titolari del migliore ristorante della città!
Ogni manche consiste in tre turni azione seguiti.
In ogni turno, il giocatore, può fare due azioni scegliendole liberamente tra pescare una carta ricetta, una carta vino o comprare un ingrediente al mercato.
Le ricette rappresentano una portata (antipasto, primo, secondo o dessert) la cui difficoltà di realizzazione è indicata dal numero di cappelli da chef sopra riportati. Inizialmente si possono realizzare solo ricette che richiedono un limitato numero di cappelli, inoltre, a ogni ricetta è assegnata una categoria di cibo (carne, pesce o verdura) e una di ristorante (agriturismo o ristorante di lusso). Tutte queste combinazioni sono fondamentali per cercare di comporre i mix che permettono di guadagnare a fine partita punti prestigio bonus (per esempio, un menu tutto di carne o di pesce, piuttosto che un menu completo composto da tutte le portate). Ogni ricetta produce di per sé un valore specifico di monete e di punti prestigio, e contiene l’indicazione del vino che meglio le si accompagna.
Le carte vino hanno un costo di acquisto ma generano guadagno e punti prestigio (se i vini sono correttamente accostati alle ricette forniranno anche altri punti bonus).
Gli ingredienti sono di sei tipologie e possono essere comprati da altrettante rivenditori, pagandoli e sostituendo sul banco l’ingrediente preso. Insieme all’acquisto l’azione può comprendere anche un nuovo totale rifornimento del banco, con cui sperare di ottenere un ingrediente non disponibile o da usare per gettare nel cesto della spazzatura ingredienti utili ai nostri concorrenti!
Dopo i tre turni azione, si passa ai tre turni punteggio.
Il primo è il turno del critico, in cui ogni giocatore realizza quelle ricette di cui dispone l’intero set di ingredienti (e solo se ha i cappelli da chef necessari). Ogni giocatore prende così i punti prestigio per le ricette realizzate (ma deve rispettare dei limiti, per esempio non può preparare più di due ricette per lo stesso tipo di portata). Poi, in funzione della quantità di punti prestigio delle ricette realizzate, si definiscono le scelte del critico, che permettono al giocatore di avanzare sul misuratore della qualità del cuoco di ogni ristorante (in modo da acquisire nuovi cappelli chef).
Il turno del vip si sostanzia in un’asta con cui attrarre il vip (di turno… appunto!) nel proprio ristorante e guadagnare i relativi punti prestigio.
Infine il turno dei guadagni fa incassare tante monete quanto è il valore di ricette e vini che si è riusciti a calare.
La sequenza si ripete per quattro stagioni e al termine si calcolano tutti i punteggi, in funzione delle combinazioni di menu, di specialità preparate, della migliore ricetta, del numero di cappelli del nostro chef e altro.
Tutto qui? No, perché questa è solo la versione base del gioco, quella per “principianti cuochi”. Nella versione avanzata, dedicata agli “chef famosi”, ci sono carte bonus che si possono comprare per acquisire poteri speciali, come rovistare tra la spazzatura per recuperare ingredienti necessari… roba da veri chef tre stelle!
Ci sono gli ingredienti per dare un tocco speciale alle ricette (forniscono punti critica in più); sono disponibili sale aggiuntive che fanno guadagnare ulteriori punti prestigio; si possono prendere lezioni di cucina per avanzare più velocemente sulla scala dei cappelli chef.
Il gioco risulta così divertente e gira bene, offrendo molte strade per raggiungere la vittoria.
I materiali sono deliziosi e di alta qualità, anche se il taglio umoristico rischia di dare al gioco una connotazione esclusivamente da family game mentre (sia per la versione avanzata, sia per il tema trattato con molta competenza) è in grado di soddisfare palati ludici decisamente più fini.