In realtà sarebbe più giusto scrivere “Vorrei vivere come Nero Wolfe” le mie sono soltanto sognate similitudini con l’investigatore newyorkese: esco quasi esclusivamente (dal lunedì al venerdì) per andare a lavorare, Wolfe esce solo per motivi di lavoro e se può nemmeno per quello; non ho un’assistente come Archie Goodwin ma ho un figlio altrettanto piacione, ho una figlia bellissima e Nero Wolfe ne ha anche lui una adottiva; non ho un cuoco come Fritz Brenner ma mia moglie è altrettanto brava (ed è più bella). Altre cose che sento di avere in comune sono la vestaglia, Wolfe giallo canarino io verde (aborro le tute da ginnastica in casa) e la passione per la cucina. Ma una passione mi accomuna molto a lui: sono il più grande investigatore di questo secolo, lui lo era nel precedente (in quello precedente ancora c’era un tale Sherlock Holmes di cui ho sentito parlare abbastanza bene). Le differenze? Non sono ricco, (anche se Nero Wolfe a volte piange miseria si mantiene un attico a due piani a New York) e non sono scapolo (a proposito sono un uomo e mi chiamo Giorgio…siamo in due a scrivere qui io e mia moglie Maria), lui ha la passione per le orchidee io per i giochi in scatola. Ma, scherzi a parte mi piacerebbe vivere davvero come Nero Wolfe o almeno mi piace sognare di poterlo fare. Non ho molta voglia di incontrare gente proprio come Wolfe. Forse mi sono impigrito con gli anni o forse mi annoia qualcosa che ha a che vedere con i dialoghi che intrattengo quotidianamente. Ho i miei svaghi che sono i giochi, la lettura, la buona musica e, se me ne tornasse la voglia, la pittura. Ho tanti amici che spesso incontro tra le mura di casa e con sommo piacere. Mi è sufficiente. Nessuna depressione in corso, nessuna fobia sociale, anzi, al contrario mi deprime uscire a volte o almeno mi innervosisce, se devo incontrare qualcuno mi piace farlo tra le mura di casa. Il lavoro mi impegna abbastanza e i dialoghi che ho con i colleghi e l’utenza soddisfano un qualche possibile bisogno di compagnia. I ristoranti non mi soddisfano, se mangio fuori mangio esclusivamente la pizza che è l’unico piatto che non riusciamo a preparare così bene in casa. Mi piace però il cinema e il teatro…ma li frequento poco. In compenso sono molto felice per i miei figli che escono molto in compagnia e fanno quello che va fatto soprattutto alla loro età: socializzare. Costruire nuovi rapporti e consolidarli e, se meritano, consolidarli nel tempo. La mia rete di rapporti è già abbastanza grande e ora non sento la necessità di allargarla ulteriormente. Ma come si sa, a volte le cose cambiano e prendono svolte inaspettate. Per il momento mi sta bene vivere così, idealmente vicino a Nero Wolfe. Come Wolfe ho un passato di cui parlo poco ma del quale vado fiero. Forse quello che dovevo fare è stato fatto ed ora tocca ad altri. I miei figli. Loro sono le mie orecchie ed i miei occhi per il mondo fuori dalle mura di casa oggi.
Vivo come Nero Wolfe: un post per conoscerci meglio.
