Due libri di Eugenia Cheng

L’arte della logica

Forse conoscete già la simpatica Eugenia Cheng, matematica, cuoca e musicista. I suoi video su youtube hanno un buon seguito, non proporzionabile ovviamente a quelli di una popstar, ma sicuramente con una platea più selezionata. Sono qui a consigliarvi i suoi libri perchè sono convinto che si tratti di una buona lettura sia per chi si interessa di investigazione che di cucina. La logica e la matematica hanno una difficile applicazione in entrambi i campi ma Eugenia Cheng riesce nell’intento di fonderli insieme e di riuscire a farli entrare in testa anche a chi pensa che la matematica e la logica non siano il suo forte e quindi ne è sempre rimasto lontano. In un mondo dominato da comunicazioni sempre più rapide e stringate quale spazio resta per il ragionamento logico, la riflessione, la razionalità?  Eugenia Cheng ci mostra che la logica può essere la base per discutere in maniera costruttiva di questioni assolutamente reali e scottanti, come la discriminazione razziale, le molestie sessuali o l’assistenza sanitaria universale. Per farlo è necessario conoscere soltanto i rudimenti del ragionamento logico. Cheng ci spiega come il connubio tra logica ed emozioni possa renderci non semplicemente razionali (anche i computer lo sono), ma capaci di quella razionalità intelligente che è forse la caratteristica più nobile della nostra natura di uomini.

Biscotti e radici quadrate

Resta più difficile classificare questo secondo saggio: non è un libro di cucina per matematici, pur essendo farcito di varie ricette più o meno dettagliate, non è un libro di matematica per esperti culinari, pur essendo pieno di assiomi, postulati, equazioni ed operazioni più o meno spiegate ad un pubblico che con i numeri può avere solo un’infarinatura di base.
L’idea di fondo è quella di trovare un’analogia tra le due discipline (partendo dal presupposto che entrambe si avvalgono rispettivamente di ingredienti/elementi per dare origine attraverso un procedimento/una logica a dei prodotti/risultati utili nella vita di tutti i giorni), cercando di far apprezzare una materia ostica come la matematica altrettanto quanto un’altra, sensorialmente più stimolante, come l’arte culinaria.
Purtroppo, se questo è lo scopo recondito, questo testo è una fatica sprecata: certo è accattivante quanto basta per stimolare intellettualmente chi di matematica qualcosa sa, certo sono interessanti le esemplificazioni di alcune tra le più note astrazioni, ma per la maggior parte dell’opera la Cheng si rivolge al pubblico come a volergli “vendere la matematica”, facendone capire gli argomenti più “affascinanti” (dai numeri primi alla topologia, dalle equazioni di secondo grado ai numeri complessi per citarne alcuni), attraverso l’uso di ricette che aprono i capitoli giusto per addolcire la pillola!
In realtà lo scopo sarebbe quello di comprendere le astrazioni matematiche dei numeri e delle categorie, riferendosi alle dosi e ai metodi di preparazione di certi piatti (sebbene gli aneddoti esemplificativi spazino anche in altri ambiti), però il tutto è talmente mescolato che sembra più una accozzaglia di argomenti sullo stesso tema che una trattazione organizzata e ben strutturata.
È certo comunque che le oltre 300 pagine di cui è costituita quest’opera si leggono in un soffio anche grazie al continuo uso di esempi, facili esercizi e chiare spiegazioni, che rendono la lettura molto scorrevole.

Vi lascio ad un video su youtube della simpatica Eugenia. Un saluto!

Gadmin

 

3 pensieri su “Due libri di Eugenia Cheng

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